Chiesetta di Loreto
Ultima modifica 5 ottobre 2023
A circa un chilometro e mezzo dalla Piazza 4 Novembre, sulla via preromana che una volta conduceva a Loreto, alla Chiusa e ai Tre Ponti. La storia del mistico santuario comincia con una leggenda, che leggenda non è. Così la racconta il Ronzon: "C'era una volta un girovago venditor di immagini di Madonne il quale, lasciatosi trovare una sera brutta e scura in quella malvagia strada, fé voto, se scampasse pericolo, di appender per devozione a un albero un 'immagine di quelle tante Madonne che seco portava. Il pericolo naturalmente è scampato, e giunto in salvo, trae a sorte fuor del mazzo un'immagine qualunque e ne esce quella della Madonna di Loreto; ma egli non vuole saperne di quella Madonna (vallo, poi a vedere il perché), la rimette e torna alla sorte; esce per la seconda volta quella di Loreto; trae una terza, e sempre quella. Egli capisce che è la Madonna di Loreto quella che vuoI farsi attaccare ad un albero, e ve l'attacca. Da un'immagine poi si viene ad un capitello e da un capitello alla chiesa che presentemente si vede". Certamente, prima del presente santuario vi era un capitello o un tempietto minuscolo, più tardi corrotto nelle forme originarie per ingrandirne le dimensioni. I competenti d'arte riconoscono nel corpo centrale della chiesetta qualche reminescenza trecentesca, mentre la storia ci dice che anche prima del XVII secolo Lozzo aveva grande devozione "alla Madonna che si venera in Loreto", "anche per l'aiuto portato a quel forestiero che teneva la sua sacra immagine et per altri segni dati". La chiesa prese le forme attuali nel 1658; la sacrestia venne aggiunta un decennio dopo, e l'atrio nel 1785. Dotata dapprima, per ottenerne la consacrazione, di alcuni appezzamenti di terreno dalla generosità di alcuni regolieri, nel 1660 le fu assegnato in beneficio il bosco circostante, detto appunto "di Loreto" con deliberazione della "faula" "seguita a tutti voti, nemine repugnante".
All'interno, il cornicione e due bellissimi altari in legno ad intaglio dorato, collocati verso il 1765 e impreziositi nel secondo decennio del presente secolo dall'arte di Tommaso Da Rin: la Madonna di Loreto con san Lorenzo e Sant' Antonio, all'altar maggiore; Santa Anna e San Gioacchino all'altare laterale. Il tutto crea un'atmosfera di particolare devozione. Vi si celebra la Messa ogni sabato e ogni seconda domenica del mese.
Feste particolari il 10 dicembre, la seconda domenica di maggio e di luglio.